Roma – Secondo il “Burden of disease dll’obesità in Italia”, documento realizzato dalla Italian Barometer Diabetes Observatory, sono 21 milioni gli italiani in sovrappeso, e 6 quelli obesi, per un totale di 27 milioni. Numeri mai visti in passato, dovuti secondo le ricerche più agli stravizi alimentari piuttosto che all’attività fisica. L’Italia non è certo un caso isolato, ma è in compagnia di molti paesi della “parte ricca” del mondo, in Europa e Nord America. Manca ancora, secondo gli esperti, una reale consapevolezza dei rischi legati all’obesità, spesso non considerata come una malattia.
Restando nel nostro paese, un’indagine della Coldiretti ha mostrato un netto squilibrio dei tassi di obesità tra le regioni italiane. Per quel che riguarda gli uomini, le persone in sovrappeso sono il 64,8% in Molise, il 61,6% in Campania e il 60,6% in Sicilia. Seguono poi Puglia (59,1%) e Basilicata (58,8%). Dall’indagine risulta piuttosto chiaro che sono soprattutto le regioni dell’Italia meridionale a essere interessate al fenomeno. Un trend confermato anche per le donne, con la Basilicata a guidare la classifica (46,5%) seguita da Puglia (44,1%), Campania (43,7%), Molise (43,4%) e Sicilia (40,8%). Le regioni meno colpite sono invece Trentino Alto-Adige, Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria. Secondo l’indagine poi, i tassi di sovrappeso dipendono anche dal titolo di studio. Con l’aumento del titolo diminuiscono infatti i tassi di persone in sovrappeso in tutte le fasce d’età.