Roma – Tra gli scenari che si prefigurano dopo la scoperta dell’esistenza delle onde gravitazionali c’è anche quello di poter viaggiare nel tempo attraverso i cosiddetti “wormhole”, gallerie spazio-temporali che potrebbero permettere di sfrecciare nel tempo, proprio come accade nei migliori film di fantascienza.
In questo caso però non di “fantascienza” si sta parlando, ma di una concreta scoperta scientifica a coronamento di una teoria, quella della relatività, che appartiene al pensiero scientifico da circa un secolo.
Il rilevamento delle onde gravitazionali ha dunque aperto scenari del tutto inattesi per la fisica, pronta ad approfondire la ricerca e lo studio di questi fenomeni legati al mondo dei buchi neri e dei cunicoli spazio-temporali che vi si creano all’interno, i già citati “wormhole”.
La speranza di poter scoprire l’esistenza di questi ultimi deriva dal fatto che anche a loro fu dedicato uno spazio da Albert Einstein, così come accadde per le onde gravitazionali, scoperte qualche giorno fa a distanza di un secolo.
Per adesso, dicono gli esperti, si è in un regime di fisica teorica, quasi del tutto priva di fondamenti scientifici, ma se la perseveranza e la passione degli scienziati saranno tali da arrivare a postulare l’esistenza degli wormhole, allora si potrebbe finalmente affermare che esiste un modo per viaggiare nel tempo e nello spazio.