Imperia – Il Comune di Imperia ha deliberato di aderire al progetto internazionale “Rifiuti Zero”.
La prospettiva è quella di poter raggiungere in breve tempo gli standard imposti non solo dal Regione, ma anche dalle normative nazionali ed europee, arrivando a gestire in maniera efficace e partecipata la situazione dei rifiuti su tutto il territorio imperiese.
L’obiettivo primario sarà quello di dotarsi di metodologie di raccolta rifiuti adeguate e funzionali, come quella della raccolta rifiuti “porta a porta”, e di incentivare la raccolta differenziata, una delle problematiche che maggiormente affliggono Imperia, e con la città del Ponente tutta quanta la regione Liguria.
La nuova progettazione che prenderà corpo intorno a “Rifiuti Zero” si attiverà per la promozione di un percorso partecipato con tutti i soggetti coinvolti, a partire dai soggetti pubblici più esposti alla problematica rifiuti, come ad esempio il “Centro di Educazione Ambientale”, per arrivare al mondo delle organizzazioni “no-profit” e delle associazioni di categoria.
Il gruppo di lavoro di “Rifiuti Zero”, appositamente costituito dal sindaco di Imperia, dovrà fornire fornire la collaborazione necessaria per raggiungere i diversi obiettivi e supportare l’amministrazione comunale nella stesura del nuovo capitolato d’igiene ambientale, su cui il gruppo di lavoro ha già elaborato una proposta di collaborazione con la Scuola Agraria del Parco di Monza allo scopo di supportare la struttura tecnica comunale in un passaggio così importante in chiave ambientale.
Il Comune di Imperia ha deliberato di aderire al progetto “Rifiuti Zero” proprio per raggiungere in breve tempo gli standard dettati dalle normative di settore e proprio in questo senso l’adesione al progetto dovrà rappresentare un impegno costante nel tempo e proteso a migliorare ambiente e territorio.
Il Comune ha voluto anche sottolineare come un ruolo di primo piano sarà rivestito dalla stessa cittadinanza, che potrà partecipare ad incontri di formazione e informazione sul ciclo dei rifiuti.
