Savona – Dopo alcuni giorni di indagine, la Procura della Repubblica di Savona ha deciso di aprire un fascicolo per andare a fondo sulla vicenda di una donna 40enne che avrebbe denunciato la morte del proprio feto pochi giorni dopo aver sostenuto l’esame dell’amniocentesi.
La donna, sottoposta anche ad una delicata operazione chirurgica per l’asportazione dell’utero, ha preso la decisione di fare un esposto alla magistratura per denunciare l’accaduto, ritenendo che potessero esistere delle reali connessioni tra l’amniocentesi e la successiva morte del feto, forse perduto a causa di un’infezione.
I primi sopralluoghi e i primi sequestri di cartelle mediche dall’Ospedale “San Paolo” di Savona sono stati portati avanti dai Carabinieri dei Nas (Nuclei Antisofisticazione e Sanità del corpo, ndr), ma adesso la palla è passata in mano alla Procura, che oltre ad aver aperto un fascicolo d’indagine avrebbe anche emesso l’accusa di “lesioni colpose gravissime” nei confronti della donna partoriente.