La scelta che vedrebbe nella guardia medica il possibile capro espiatorio per snellire l’intero sistema sanitario nazionale, e soprattutto locale, è stata accolta con diversi malumori dal sindacato a cui si rifanno molti dei medici italiani, i quali si raduneranno l’11 maggio prossimo di fronte a Montecitorio per dire la loro in merito a questa proposta.
Alla soppressione della guardia medica operativa di notte dovrebbero sostituirsi l’apertura di 16 ore degli studi medici, che osserveranno un orario dalle 8 alle 24, nonché il mantenimento e il potenziamento del servizio telefonico d’emergenza da cui dipendono le pubbliche assistenze locali.