Forse la giunta regionale della Liguria di Toti ha deciso di promuovere degli investimenti, cancellando l’aliquota Irap da quelli produttivi sul territorio ligure, nell’ambito del “Growth Act” in partenza, per un totale di due milioni di euro in quattro anni.
Sostiene infatti l’assessore alle attività produttive Edoardo Rixi: “Serve per consolidare gli investimenti e rendere più attrattiva la Liguria. […] Genova è una città con depositi bancari ricchissimi, però la gente si guarda bene dall’investire sul territorio. Cerchiamo di invertire la tendenza”.
L’Irap, che in Liguria è del 5,57% per le banche e dell’1,9% per le aziende agricole, è stata eliminata, negoziando con il governo, per l’artigianato, il turismo, la ristorazione, le pompe funebri, per un totale di più di un centinaio di imprese; il commercio purtroppo sarà escluso dall’agevolazione per gli investimenti che impatterà la Liguria.
Nel frattempo, una serie di investimenti per Genova, per un importo pari a sessanta milioni di euro, sono stati bloccati “per la parte legata allo sviluppo locale”; non sono altro che un insieme di terreni acquistati trent’anni fa e su cui non è però possibile edificare nulla.
Sono dichiarazioni rilasciate recentemente dall’amministratore delegato di Sogegross, Maurizio Gattiglia, e dal direttore sviluppo di Basko, Antonio Mantero, che hanno sentenziato inoltre: “Nove punti vendita aperti fuori Genova, solo nel primo trimestre 2016, mentre nella nostra città l’ultima apertura risale al 2009, a causa di burocrazia e normative che rendono ogni progetto incerto nei tempi e nelle modalità”.
In realtà, non sembrerebbero esserci ostacoli alla libera concorrenza, dato che la Regione Liguria ha autorizzato l’apertura di punti vendita a marchio Esselunga a Genova, dopo la quasi esclusiva presenza di Coop Italia fin’ora.
Gattiglia infatti incalza: “La libertà di fare impresa, e di conseguenza la creazione di nuovi posti di lavoro e la salvaguardia di quelli esistenti non si esprime solo con nuove aperture ma attraverso un’intelligente riqualificazione delle reti esistenti. […] Puntiamo a un’espansione di qualità attraverso la riqualificazione dei punti vendita genovesi e liguri con l’individuazione di spazi adeguati per il trasferimento delle medie strutture già presenti. Questo garantisce a tutte le insegne presenti in città di esprimersi in un contesto di concorrenza sana che si può tradurre con un ulteriore vantaggio per i consumatori in termini di prezzi e servizi”.
Anche Sogegross e Basko devono pertanto avere gli stessi diritti a ricevere investimenti a Genova delle grandi aziende della GDO.
Secondo l’ultimo piano del commercio approvato dal consiglio regionale, dovranno essere permesse grandi aperture anche a coloro che intendono realizzare grandi e medie strutture di vendita nella “superfici urbane qualificate”.
La famiglia Gattiglia, che opera ed investe a Genova dagli anni Venti, si scaglia contro l’immobilismo genovese da tanto tempo ormai, mostrando come esso sia in grado di fermare anche i più determinati imprenditori.
Mantero ricorda: “Il trasferimento nel nuovo supermercato Basko di San Salvatore di Cogorno a dicembre del 2014 è avvenuto dopo un iter di 15 anni. […] Abbiamo terreni, soldi e progetti bloccati, a oggi non si sono ancora verificate condizioni tali da permetterne la concreta attuazione”.
Gattiglia prosegue: “Il nostro gruppo che comprende le insegne di Basko, Ekom, Sogegross Cash&Carry, Doro, conta 220 punti vendita tra Liguria, Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia e impiega 2500 persone. Lo scorso anno abbiamo realizzato vendite per oltre mille milioni di euro. […] Ma proprio qui, nella nostra città, è più difficile fare investimenti, e non certo per volontà nostra, dal 2009, abbiamo potuto solo trasferire attività già esistenti senza aprirne di nuove”.
E’ auspicabile che gli investimenti per Genova, il 60% dei 100 milioni totali investiti per la Liguria, siano definitivamente lasciati agli imprenditori locali affinchè possano contribuire alo sviluppo della Regione e della città in particolare. Se sei un imprenditore e vuoi avere maggiori informazioni, contatta gli avvocati specializzati negli investimenti a Genova su Studilegali.com