
Sono infatti molti i dispositivi e gli smartphone che, mediante applicazioni particolare, permettono di girare video a 360 gradi e scegliere quale angolazione si preferisce per osservare ogni singolo video.
E se il problema, per Twitter, era la condivisione di certe tipologie di video, adesso non dovrebbero più esserci ostacoli alla diffusione dei video di nuova generazione, capaci di coinvolgere lo “spettatore” in una maniera del tutto innovativa.