Genova – I piromani sono come i terroristi. Ne è convinto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti che questa mattina si è recato a Pegli per un sopralluogo sul fronte più pericoloso ed attivo dei due maxi incendi che bruciano le alture di Genova da ieri.
“Serve un’azione speciale contro chi appicca il fuoco che deve essere considerato come un vero e proprio terrorista dell’ambiente che distrugge un patrimonio importante e di tutti che va difeso come se fosse sotto attacco – ha detto Toti – Occorre punire in modo esemplare i responsabili degli incendi e innescare un percorso virtuoso di prevenzione non facile e anche oneroso, viste le dimensioni del nostro patrimonio boschivo”.
Toti ha raggiunto la zona delle fiamme insieme all’assessore regionale alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone e all’assessore allo Sviluppo Economico, Edoardo Rixi.
“Per il momento su Nervi sono bruciate sterpaglie e sottobosco, e non ci risultano danni a strutture come case, condomini, ville o impianti produttivi – ha aggiunto Toti – Non appena l’emergenza finirà valuteremo comunque tutti i danni. In questo momento siamo impegnati a lasciare le persone nelle proprie case e fare in modo che il fuoco non faccia danni ulteriori nel quartiere. E’ evidente che si pone un tema che riguarda la prevenzione, in quanto siamo una regione con un territorio boschivo che ricopre oltre il 70% della superficie, e sulla tutela del suolo abbiamo molti fronti aperti: vi è il problema del dissesto idrogeologico e della tenuta dei nostri boschi, tenendo conto che ci sono poche risorse”. Il Presidente Toti ha voluto ringraziare i volontari di Protezione Civile e dell’Anticendio boschivo, oltre ai Vigili del Fuoco che sono stati impegnati tutta la notte a contenere le fiamme e stanno facendo il massimo. “Vedremo come evolverà nelle prossime ore la situazione – ha aggiunto il Governatore – ora ci preoccupa particolarmente l’incendio su Pegli, dove sono impegnate numerose squadre. A questo proposito bisognerà ovviamente indagare e scoprire le responsabilità di quello che è successo, credo che servano leggi speciali per chi provoca questi disastri, i piromani vanno considerati come terroristi dell’ambiente”. “E’ evidente – ha aggiunto Toti – che la Regione Liguria sta lavorando anche per cercare di rimediare a una serie di tagli del Governo che giustamente i Vigili del Fuoco lamentano. Stiamo infatti costruendo una Centrale operativa unica in cui lavorano insieme Protezione civile e l’antincendio boschivo. Ci auguriamo pertanto che la nostra centrale operativa serva a mitigare le scelte del Governo di accorpamento dei vari corpi”.
Le indagini sui piromani
Dalle prime indagini sembra di chiara origine dolosa l’incendio che da ieri notte sta distruggendo le colline sopra Pegli. Si indaga soprattutto esaminando le immagini delle molte telecamere della zona per cercare di acquisire elementi utili ad identificare il responsabile.
Per l’incendio sulle alture di Nervi, invece, sembra che sia stato provocato dall’incoscienza di alcuni operai che lavoravano sull’autostrada e che avrebbero acceso un fuoco per scaldarsi.
La brace spinta dal vento è finita tra l’erba secca dando origine al rogo. Gli operai sono indagati per incendio colposo.
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A dare manforte ai vigili del fuoco anche La Polizia di Stato di Genova è stata impegnata in attività di soccorso pubblico e di ausilio ai Vigili del Fuoco, in occasione dell’attuale emergenza per gli incendi che hanno colpito il levante ed il ponente cittadino.
Nella serata di ieri 4 volanti della Questura hanno svolto un servizio di staffetta per i mezzi antincendio dei Vigili del Fuoco provenienti sia dalla provincia di Genova che da Reggio Emilia, Alessandria, Torino e La Spezia. La completa chiusura del tratto autostradale tra Nervi e Recco ed il blocco della circolazione urbana in direzione levante, ha obbligato i poliziotti a fermare temporaneamente la circolazione verso ponente in Corso Europa, per consentire ai mezzi dei Vigili del Fuoco di transitare contromano e raggiungere così il più velocemente possibile le aree interessate dall’incendio.
Poco dopo la mezzanotte una volante della Questura è intervenuta in Via Lanfranco Alberico, su richiesta del personale dei Vigili del Fuoco impegnato nello spegnimento del vasto rogo che stava interessando l’area. Quest’ultimo ha segnalato di aver visto due autovetture che si erano inoltrate pericolosamente nella zona teatro dell’incendio. I poliziotti hanno percorso la strada impervia, invasa dal fumo che riduceva la visibilità e spazzata da un forte vento che scagliava sulla careggiata cenere e detriti vari, raggiungendo la prima vettura, condotta da un giovane intento a montare un cavalletto per macchina fotografica. Gli agenti lo hanno fatto allontanare e hanno proseguito fino ad individuare la seconda auto, con al bordo una coppia che stava osservando un terreno di loro proprietà in fiamme. Anche questi ultimi sono stati allontanati verso un’area più sicura. Gli operatori hanno poi proseguito lungo la via fintanto che era possibile, senza individuare altre situazioni di pericolo.
Questa mattina, poco prima delle 5.00, l’equipaggio di una volante della Questura, nel corso della consueta attività di pattugliamento, ha notato un incendio già di notevole entità, divampato sulla collina alla spalle di Pegli. Immediatamente il Centro Operativo della Questura ha avvisato i Vigili del Fuoco e ha fatto convogliare sul posto altre 5 volanti per individuare le aree interessate e soccorrere i residenti. Le pattuglie, con il coordinamento del Centro Operativo della Questura, sono state fatte convogliare in punti diversi per circoscrivere l’area interessata dalle fiamme, scaturite dalla pineta retrostante il quartiere di Pegli 2 e propagatesi in brevissimo tempo, a causa del forte vento, in direzione sud-est. Sono state così individuate 3 macro-aree di intervento.
La prima nella zona di Via Salgari, dove i poliziotti hanno fatto evacuare i residenti di 2 civici, per un totale di circa 20 nuclei familiari con anziani, bambini e donne in stato di gravidanza, monitorando costantemente il fronte dell’incendio pronti ad eventuali ulteriori evacuazioni.
Una seconda area di intervento è stata la zona di Viale alla Pineta e Via Camillo Vianson, dove le fiamme avevano raggiunto alcuni complessi abitativi piuttosto sparsi ed isolati. Con la difficoltà dovuta al denso fumo che rendeva l’aria irrespirabile e alla presenza di tizzoni ardenti che li investivano, obbligandoli ad indossare i caschi in dotazione, gli agenti hanno richiamato i residenti, alcuni dei quali non si erano ancora resi conto del pericolo, evacuando gli abitanti di 10 civici, trasportando a spalla le persone con difficoltà di deambulazione.
Da lì gli operatori si sono resi conto che le fiamme si erano propagate alla collina di fronte, interessando l’area boschiva limitrofa a Via Amerigo Vespucci. In questa terza area sono stati fatti evacuare i residenti di altri 9 civici.
Durante tutte le fasi di soccorso gli equipaggi impegnati si sono continuamente tenuti in contatto con il Centro Operativo, per agevolare l’intervento del personale dei Vigili del Fuoco, dei volontari e delle unità di soccorso ed assistenza che nel frattempo giungevano nelle zone indicate, facendo sgombrare le strade dai veicoli e dai contenitori per la raccolta dei rifiuti. I poliziotti hanno inoltre svolto ripetuti controlli nelle case vicine alle fiamme, per assicurarsi che nessuno fosse rimasto all’interno, chiudendo le valvole per la fornitura di gas ed energia elettrica.
Le operazioni di spegnimento si sono protratte per alcune ore, anche con l’impiego di canadair.