Villanova d’Albenga (Savona) – Erano sulle loro tracce già da qualche giorno poi, nella notte tra sabato e domenica, i Carabinieri della Stazione di Villanova d’Albenga hanno arrestato due persone, ritenute responsabili di diversi furti nella zona.
Individuata l’abitazione occasionale dei due, un appartamento disabitato nella frazione di Marta, i Carabinieri della locale compagnia, coadiuvati anche dal personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alassio, hanno deciso di predisporre un servizio mirato per poter individuare e controllare i sospettati.
I militari si sono organizzati in tre punti chiave, passaggi obbligatori per raggiungere la frazione. Intorno alle 23.30, come si attendeva, l’autovettura dei due è stata notata. Alla vista dei Carabinieri, i due malviventi hanno cercato di scappare ma la corretta predisposizione delle altre pattuglie ha permesso il blocco dei fuggiaschi.
Accertamenti sul veicolo e perquisizione personale hanno consentito di capire da dove arrivava la refurtiva dell’auto. Sembra si tratti del maltolto durante un furto ad Albenga, nel dicembre scorso.
Nell’auto sono stati anche ritrovati 100 grammi di hashish, due “palline” di cocaina e denaro contante per una somma complessiva di 250 euro, quasi certamente il provento dell’attività illecita di spaccio.
Una volta giunti all’interno di quella che fungeva da abitazione, i Carabinieri hanno trovato moltissimi oggetti atti alle forzature di finestre e porte come flessibili, divaricatori pneumatici, piedi di porco. Poco più avanti è stata ritrovata una seconda auto e diverse targhe, tutte oggetto di furto.
Anche il collegamento elettrico dei locali era fittizzio e la casa era alimentata grazie ad un allacciamento abusivo alla rete.
I due giovani, due magrebini di 21 e 25 anni, già noti alle forze dell’ordine, sono stati quindi arrestati e trattenuti in camera di sicurezza dove si trovano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Savona e dovranno rispondere dei numerosi furti.
Secondo gli inquirenti, l’appartamento, diventato una sorta di base logistica, quasi certamente veniva frequentato anche da altre persone che trovavano lì un posto sicuro dove dormire ed un punto di incontro per l’organizzazione dei numerosi colpi che sono stati condotti nella zona.
Ulteriori accertamenti in corso chiariranno tutti gli aspetti della vicenda.