Genova – Niente megafono e proteste “rumorose” per gli animalisti genovesi che da venerdì sono in presidio, alla Foce, per chiedere rispetto per gli animali arrivati in città con il circo. La Questura avrebbe imposto il divieto di protestare con slogan e frasi diffuse utilizzando un impianto di amplificazione tranne che nella giornata di inizio e di chiusura del presidio e gli animalisti hanno “risposto” presentandosi al presidio con la bocca chiusa con nastro adesivo o imbavagliati.
Lo “scontro” tra gli attivisti in difesa degli animali e il circo avviene a distanza ma con toni sempre più duri.
Agli striscioni contro lo sfruttamento di elefanti, tigri e ippopotami il circo ha risposto con altrettanti striscioni provocatori e un filmato che dimostrerebbe le condizioni non idonee dell’area destinata agli ippopotami potrebbe finire in Tribunale con un esposto per maltrattamenti.
Il confronto tra animalisti e circo continuerà per tutta la permanenza dello spettacolo itinerante nel capoluogo ligure.