Genova – Ha finalmente un nome ed un “volto” da candidato Sindaco la formazione che si prefigge di riunire tutti i “delusi” del Movimento 5 Stelle e l’anima “di sinistra” che non si riconosce nel Partito Democratico e nei mille gruppi a sinistra del PD.
Paolo Putti, ex candidato sindaco del Movimento 5 Stelle alle passate elezioni amministrative, scende in campo con “Chiamami Genova” e lo fa in una sala chiamata del Porto gremita all’inverosimile e dove hanno fatto capolino anche esponenti degli altri “gruppi” per assaporare l’aria che tira e, forse, soppesare il movimento che muove dietro a Putti.
Da giorni si parlava sempre più insistentemente di una candidatura di Putti o, comunque, di uno dei membri del “vecchio” gruppo del Movimento 5 Stelle eletto in Comune e che ne è fuoriuscito puntando il dito su Alice Salvatore, capogruppo in pectore del Movimento 5 Stelle in Regione e nuovo astro nascente del gruppo più vicino a Beppe Grillo.
“Non potevo non metterci la faccia – ha detto invece Paolo Putti, annunciando la sua candidatura e quella della lista “Chiamami Genova” che rischia di creare non pochi mal di pancia sia al Movimento 5 Stelle che al centro-sinistra che tardivamente ha scelto Gianni Crivello nella corsa alla poltrona di sindaco suscitando più di un malumore “a sinistra” per il mancato ricorso alle primarie.
L’intenzione è di “raccogliere le speranze, le paure e le esigenze della città” ha detto Putti – che ha raccolto attorno a se anche alcuni degli ex consiglieri del Movimento 5 Stelle in Comune – ma per le liste bisogna ancora attendere e certamente la “selezione” avverrà tra coloro che non hanno avuto rapporti con i partiti.
La sfida è stata lanciata ed ora inizia il difficile: parlare agli elettori nel poco tempo rimasto e convincerli della bontà del progetto.