Genova – Si è acceso questo pomeriggio, nella piazza antistante la basilica di San Francesco, l’albero di Natale che Regione Liguria ha donato ad Assisi, proveniente dal Parco regionale della Val D’Aveto. L’abete è stato illuminato al termine della celebrazione solenne dell’Immacolata Concezione nella cappella papale, alla presenza dell’assessore alla Cultura Ilaria Cavo, in rappresentanza di Regione Liguria, e di Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbra. “Con questa nuova giornata celebrativa, dall’alto valore cattolico ma anche istituzionale e civile – ha dichiarato l’assessore Cavo nel suo intervento nella cittadina umbra – continua la presenza di Regione Liguria ad Assisi, dove è tornata a essere protagonista, in un gemellaggio, dopo vent’anni.
Lo scorso ottobre abbiamo donato l’olio per l’accensione della lampada votiva al Santo, oggi portiamo un albero del Monte Penna, nel parco della Val D’Aveto: un altro luogo dove i liguri hanno faticato per produrre in un territorio difficile, in quella semplicità e con quella tenacia che è una costante delle nostre vallate e della vita di san Francesco. Peraltro non si è trattato di un inutile sacrificio di una pianta: l’abete, scelto certo per la sua bellezza, rientrava in un piano di tagli selettivi per la riqualificazione delle foreste del nostro entroterra: anche in questo abbiamo rispettato lo spirito Francescano”.
La Liguria tornerà a essere protagonista ad Assisi il prossimo 19 dicembre quando verrà consegnato, per la durata delle festività natalizie, un prezioso presepe storico del Settecento con 24 statuine (opera di un allievo dello scultore Maragliano, conservato presso il Museo Luxoro di Genova, ndr) che verrà collocato nella Basilica Superiore di Assisi. “Si tratta di un esempio dell’interpretazione genovese del presepe barocco – ha spiegato l’assessore Cavo – che accosta, alla veste di foggia spagnola della Madonna, il tessuto in jeans dei pastori: il celebre “blu Genova”, il tessuto dell’abbigliamento popolare, diventerà qui ad Assisi un altro simbolo di laboriosità e semplicità.
A questa città e alla sua basilica offriamo il meglio del lavoro e della tradizione ligure – ha aggiunto l’assessore Cavo – e nelle prossime settimane inizierà anche il restauro del quadro del pittore Nicolo Nasini, custodito nella sala del capitolo, raffigurante ‘San Francesco con gli angeli ricevute le stimmate’: a eseguirlo sarà il laboratorio ligure di restauro. Un altro dono, un altro modo – ha concluso – per affidare la nostra Liguria a San Francesco perché sia sempre più terra di lavoro, di fertilità e di certezze, soprattutto per i nostri giovani”.