Genova – Agenti di polizia locale impiegati nella zona della demolizione del ponte Morandi ma senza mascherine di protezione. La denuncia arriva dalla FPL Uil Liguria che ha inviato una lettera ai responsabili della polizia locale e al Sindaco Marco Bucci per evidenziare quella che sembra una grave “dimenticanza” per chi sarà costretto a lavorare con temperature africane, per diverse ore e tra la polvere che si solleverà in aria per l’enorme serie di esplosioni che distruggeranno ciò che resta del ponte.
Questa la denuncia della FPL Uil Liguria:
“Per la demolizione dei tronconi del ponte Morandi, il servizio di Polizia Locale, previsto per il 28 Giugno, è stato disposto senza prevedere adeguate misure di sicurezza a salvaguardia della salute e sicurezza degli operatori. Il personale in straordinario è stato richiesto lo scorso 22 giugno e, nonostante la demolizione sia un evento programmato da tempo, arriviamo impreparati, con i nostri agenti posti a presidio dell’area interessata sprovvisti persino di idonee mascherine anti-polvere.
La salute degli operatori è a rischio, in una zona fatta evacuare per mettere in sicurezza i cittadini, come se gli agenti di Polizia Locale non avessero pari dignità. Un rischio facilmente evitabile, se affrontato per tempo. Avremmo apprezzato un semplice incontro con i rappresentanti dei lavoratori per condividere tutti i dettagli del servizio, tra cui appunto, anche l’aspetto della salute e sicurezza dei lavoratori.
Come può un Ente chiamato a far rispettare le norme sulla sicurezza da parte dei cittadini, essere richiamato alla loro applicazione?”