Recco – Controlli intensificati anche con agenti in borghese e multe salate a chi viene trovato a portare il proprio cane a spasso per la città senza la necessaria dotazione che prevede i sacchetti per raccogliere le deiazioni, il guinzaglio e la museruola e la bottiglietta d’acqua con cui lavare la pipì del proprio animale.
In centro città i proprietari di cani lasciano di meno sul suolo pubblico le deiezioni ma in periferia la situazione resta critica.
Nel mese di agosto la Polizia Locale di Recco, per fronteggiare il fenomeno dell’imbrattamento degli spazi pubblici con deiezioni canine, ha fatto scattare il piano di monitoraggio degli spazi pubblici. Le attività di controllo degli agenti in borghese si sono concentrate in Lungomare Bettolo, Spiaggia dei Frati, Lungomare Marinai d’Italia, Largo dei Mille, via Isonzo, via XXV Aprile, via Trieste, via Roma, i portici di piazza san Giovanni Bono, piazza Nicoloso, via Milano, via Pisa, via Fieschi, piazzale Olimpia, piazzale Europa, piazzale Ricina, via Giustiniani.
Nel corso dei controlli mattutini le pattuglie della polizia locale non hanno riscontrato grosse criticità invece nelle zone periferiche il fenomeno non accenna a diminuire.
“Quando si porta i cani a passeggio i proprietari devono avere sempre con sé il sacchetto e la bottiglietta d’acqua, oltre alla museruola, e devono raccogliere subito le eventuali deiezioni, come prescritto dal regolamento comunale – dicono il sindaco Carlo Gandolfo e l’assessore all’ambiente Edvige Fanin – Un comportamento non rispettoso degli spazi urbani arreca un danno a tutti i cittadini che hanno il diritto di passeggiare in una città decorosa”.
I controlli proseguiranno nei prossimi giorni, anche in tarda serata, con le stesse modalità soprattutto in periferia dove il problema dell’abbandono delle deiezioni canine compromette la vivibilità degli spazi pubblici.
E’ stato segnalato dai cittadini anche un conferimento non conforme di rifiuti all’isola ecologica di Via della Nè. La sanzione nei confronti del responsabile dell’irregolarità è stata subito applicata.
“I cestini pubblici non sono una minidiscarica privata – proseguono il sindaco di Recco e l’assessore all’ambiente – questo comportamento è considerato smaltimento illegale, con ulteriori costi per tutti. Sono in corso accertamenti, attraverso la videosorveglianza, per individuare i responsabili dei conferimenti non conformi nei cestini stradali, che devono essere utilizzati solo ed esclusivamente per i rifiuti ‘da passeggio’”.