Genova – Il cronoprogramma per la costruzione del nuovo ponte per Genova è a rischio e molto probabilmente andrà rivisto, posticipando la data prevista per il montaggio delle ultime parti dell’impalcato. E’ quanto suggerisce l’analisi dell’andamento lavori rapportato alle dichiarazioni del sindaco Marco Bucci che è anche commissario straordinario per la ricostruzione di ponte Morandi, crollato il 14 agosto del 2018 uccidendo 43 persone.
A chi gli chiedeva notizie sullo stato di avanzamento dei lavori a fine ottobre, infatti, il sindaco Bucci precisava di prevedere il montaggio degli ultimi due impalcati (le parti superiori del ponte) “a gennaio 2020” ma, al momento, le parti montate sono solo 3 su 19 e appare sempre più improbabile che si arrivi in tempo alla scadenza data invece per certa.
Ovviamente è il maltempo a creare i disagi maggiori e il primo cittadino non ha alcun controllo su questa parte non secondaria del “problema” e tuttavia, sempre a fine ottobre precisava che la costruzione del ponte procedeva come da progetto.
Se la parte riguardante la costruzione delle “pile”, i sostegni del ponte in cemento armato, procede con ritmi serrati, altrettanto non si può dire per l’elevazione degli impalcati che, per ovvie ragioni, risente maggiormente dell’azione del maltempo.
Le enormi parti metalliche devono infatti essere innalzate sino a diverse decine di metri e “agganciate” alle strutture portanti. Un lavoro di precisione assoluta da fare in totale sicurezza per i lavoratori.
Resta più difficile da comprendere il presumibile ritardo sull’arrivo delle parti mancanti visto che il maltempo nulla può rispetto agli stabilimenti Fincantieri di Castellamare di Stabia