Genova – Si celebra oggi, domenica 19 aprile, la 23esima Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, promossa da ministero della Salute, Centro Nazionale Trapianti (CNT) e associazioni di settore.
“La Liguria – afferma la vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità Sonia Viale – sostiene con forza la campagna nazionale ‘Io faccio la mia parte, tu puoi fare la tua’ promossa con l’hastag #iofacciolamiaparte da medici, infermieri e operatori della rete dei trapianti per sensibilizzare la cittadinanza sulla donazione di organi e tessuti. Nonostante l’emergenza Covid – spiega l’assessore – l’attività di questi professionisti in particolare all’Ospedale Policlinico San Martino non si è mai fermata, per dare risposte ai pazienti in lista d’attesa, per i quali il trapianto rappresenta l’unica possibilità di vivere. Ognuno di noi con un gesto di solidarietà, tanto semplice quanto prezioso, può esprimere la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti: basta scaricare e firmare il tesserino dal sito della campagna e tenerlo nel proprio portafogli, tra i documenti. Questo gesto ha piena validità di legge, in attesa poi di andare in Comune a rinnovare la carta d’identità, registrare la propria volontà, apponendo un sì nel sistema informativo trapianti. Un particolare ringraziamento – conclude l’assessore Viale – va a tutte le unità di Rianimazione, che, seppur impegnate in prima linea nell’emergenza Coronavirus, hanno mantenuto alta l’attenzione anche sul tema delle donazioni, senza mai dimenticare tutte le persone che hanno scelto di dire sì alla donazione e tutte quelle che decideranno di farlo”.
“La rete trapiantologica ligure – aggiunge il direttore del Centro regionale Trapianti Andrea Gianelli Castiglione – è rimasta in piena operatività, nonostante la notevole riduzione dell’attività di donazione a causa del preponderante impegno delle rianimazioni nella lotta alla epidemia da coronavirus. La continuità dell’attività è per noi fondamentale proprio per il rispetto delle esigenze terapeutiche degli oltre 300 pazienti in lista d’attesa per un trapianto in Liguria, ma anche per la volontà espressa dai cittadini sulla donazione. Il tutto considerando che proprio lo stato di pandemia inserisce ulteriori difficoltà soprattutto nel colloquio con i familiari dei pazienti ricoverati in rianimazione e nel garantire ai riceventi un percorso sicuro dalla donazione al trapianto. Un grazie a tutti gli operatori che hanno permesso questo”, conclude.
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