Genova – Da oggi, giovedì 30 luglio, e fino al prossimo 10 agosto, il ninfeo di Palazzo Lomellino accoglie l’installazione “L’albero del Corallo” realizzata da Simon Clavière-Schiele.
L’opera dell’artista parigino rappresenta un omaggio alla storia della famiglia Lomellino e in particolare a Nicolosio e al fratello Francesco che a metà del Cinquecento costruirono la loro ricchezza grazie alla redditizia pesca del corallo nell’isola tunisina di Tabarca.
Un grande foulard di seta si inserisce all’interno del ninfeo barocco di Domenico Parodi unendosi all’esposizione allestita all’interno della Galleria Novecento al piano terra del Lomellino, dal titolo “Genova in testa – foulard d’artista”.
Insieme a Matteo Fochessati e Gianni Franzone, curatori della Wolfsoniana – Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura la mostra gode dell’Alto Patronato dell’Ambasciatore di Francia in Italia.
Foulard che da accessori di moda diventano vere e proprie opere d’arte.
Nelle sue opere, Simon Clavière-Schiele presenta una caleidoscopica visione di Genova, resa ancor più suggestiva dalla brillantezza serica dei materiali su cui compone le sue animate rappresentazioni sceniche, con un acuto e ironico sguardo alla tradizione degli antichi mezzari genovesi e al mosaico cromatico dei pavimenti alla ligure.
Un’interessante riflessione sul legame tra arte, artigianato e la storia degli attori del successo commerciale e culturale della città e del loro rapporto con animali e materiali.
Un’attenzione particolare alla Graniglia, e su come i Genovesi hanno saputo valorizzare il riciclo secoli prima della Green Economy, al Pavimento alla genovese, al commercio del Corallo, che fece la fortuna dei Lomellino, e quello della Seta, altro smercio sicuro e remunerativo lungo l’antica Via della Seta che trovava sbocco nelle colonie genovesi alle porte del Mediterraneo.
Con sede nella cornice di Palazzo Nicolosio Lomellino, in via Garibaldi 7, la Galleria Novecento è specializzata da oltre venticinque anni nella valorizzazione dell’arte ligure fra Otto e Novecento.