Genova – Lieto evento all’acquario di Genova che ha dato il benvenuto a sei piccole tartarughe Pyxis arachnoides, originarie del Madagascar e a cinque razze chiodate della specie Raja cravatta.
Le piccole Pyxis sono una specie a forte rischio di estinzione che viene riprodotta presso l’acquario.
Le piccole sono nate tra fine agosto e inizio settembre da uova deposte un’anno prima.
Le tartarughe pesano circa 10 grammi e sono poco più grandi di una moneta da un euro e vengono cibate quotidianamente con verdure fresche; è possibile vederle lungo il percorso espositivo, nel terrario all’interno del padiglione biodiversità.
Il terrario è frutto di un progetto di ricerca dell’acquario di Genova e della sua Fondazione che ha portato alcuni biologi a partecipare a diverse spedizioni in Madagascar per studiare uno degli ambienti più spettacolari e minacciati dell’isola, oltre che diverse specie di rettili e anfibi.
E’ propio durante una di queste spedizioni che è stata scoperta una nuova specie di camaleonte.
Nel 1995 infatti è stato avviato uno studio sullo status di Pyxis arachnoides nella parte sud-occidentale dell’isola e il progetto di riproduzione “ex situ” dagli esperti dell’Acquario di Genova in quanto specie a fortissimo rischio di estinzione tanto che è introdotto nelle liste CITES in appendice 1 mai riprodotta in ambiente controllato prima delle ricerche dell’Acquario.
Il Madagascar è un territorio unico al mondo: rimasto isolato dal continente africano per milioni di anni, ha sviluppato una straordinaria diversità di habitat e di specie animali e vegetali che vivono esclusivamente nell’isola (endemismi). Tale biodiversità è fortemente minacciata a causa del degrado di alcuni ambienti, causato a sua volta da uno sfruttamento non sostenibile delle risorse naturali da parte della popolazione locale.
A proposito delle razze chiodate, le piccole sono nate tra la prima e la seconda settimana di settembre; al momento sin trovano in una vasca curatoriale dove sono state poste per essere seguita meglio nel primo periodo di vita.
Le razze si riproducono con regolarità all’acquario: sono ovipare, ossia rilasciano le uova fecondate, e gli embrioni si sviluppano dopo un’ incubazione di circa 5 mesi.
Le loro uova sono piccoli astucci scuri di forma quadrangolare, i cui angoli terminino con un “viticcio” (cirro) utilizzato dalle femmine per ancorare le uova al fondo.
Per la loro forma inusuale, le uova di razza sono chiamate dai pescatori “borse di sirena”.
Lo staff le sta iniziando ad alimentare alternando uova di aringhe o capelin, con un trito finissimo di aringa e gamberetti sgusciati, con piccoli crostacei.
Le razze sono pesci a scheletro cartilagineo, come gli squali, con forma appiattita ed ampie pinne pettorali. Vivono a contatto con il fondo, dove passano il loro tempo nascoste sotto la sabbia. La bocca è in posizione ventrale ed è adattata a triturare prede con il guscio duro, come molluschi e crostacei