coronavirus maschera medico

Genova – Bar chiusi a partire dalla 18 e completamente la domenica e nei giorni festivi e stop a palestre e alle feste, di qualunque tipo, all’aperto e al chiuso, anche dopo le funzioni religiose.
La bozza del nuovo Dpcm che potrebbe “uscire” domenica sera sta già facendo discutere ed ha scatenato la reazione di molte Regioni italiane che chiedono maggior cautela rispetto a provvedimenti che potrebbero avere un impatto durissimo su moltissime attività.

Anche il numero delle persone sedute ai tavoli dovrebbe scendere da 6 a 4 ma non ci sarebbero restrizioni alla libera circolazione ma all’interno della propria regione visto che anche gli spostamenti da regione a regione potrebbero essere presto un lontano ricordo.

Al momento si tratta solo di indiscrezioni di Stampa ma la reazione piccata delle Regioni viene confermata da più fonti.
Chiusura anche per cinema, teatri, sale da concerto, sale bingo gioco e scommesse, palestre e piscine.

Scontro frontale anche sul tema della Scuola con il Governo che propone di aumentare la didattica a distanza sino al 75% mentre le Regioni chiederebbero la chiusura totale.
Una richiesta inaccettabile per il Governo centrale che risponde ai Governatori che è impensabile chiudere le scuole e tenere aperti Bar e Ristoranti.

La mediazione è in corso e nelle prossime ore si saprà quale linea avrà prevalso rispetto all’altra.
Tra le eventualità che si fanno strada anche la possibilità di procedere ad un lockdown “preventivo” e anticipato rispetto al momento di massima emergenza e studiato appositamente per “salvare” il Natale e la grossa fetta di mercato rappresentata dagli acquisti natalizi e dai pranzi e cene del periodo.
L’idea sarebbe quella di procedere ad un blocco che raffredderebbe l’espansione del virus per poi riaprire tutto in tempo per il periodo natalizio così importante per l’economia italiana.
Un vero e proprio “movimento” d’opinione, in questo senso, si sta formando specie tra i commercianti e i titolari di locali e ristoranti.