Genova – C’è attesa per la decisione del Governo circa le chiusure natalizie che potrebbero prevedere dei lockdown frammentati tra il 24 dicembre e il 3 gennaio, con l’Italia unica zona rossa nei giorni festivi e prefestivi.
Le raccomandazioni del Cts indicano la necessità, chiara, di adottare misure adeguate a scongiurare o quantomeno a mitigare il più possibile la terza ondata, prevista per il mese di gennaio, ma non mancano le richieste di una maggiore elasticità per consentire all’economia una boccata d’aria.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti si è detto preoccupato per le chiusure in vista, sottolineando come le stesse, in caso di conferma, potrebbero costare alla regione 200 milioni di euro.
In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook il governatore ha scritto: “A meno di una settimana dal Natale l’unica certezza che abbiamo è che le chiusure natalizie potrebbero costare in Liguria 200 milioni di euro. Ristoratori, baristi, fornitori non sanno ancora se e quando andremo in zona rossa e sono in un limbo che crea solo ulteriori difficoltà in un periodo già drammatico. Il tutto mentre i dati, giorno dopo giorno, ci confermano la regione con il minor indice di contagio di Italia. È quello che diremo fra poco al Governo: di tener conto dei numeri, di tutti i numeri. Nessuno intende banalizzare o sottovalutare quello che stiamo vivendo, perché siamo stati tra i primi a chiudere, ma credo che il sistema di misure diverse per regioni sulla base dei colori corrispondenti alla gravità della situazione stia funzionando e vada mantenuto anche nelle festività natalizie!”.