Genova – Divampano le polemiche per la soppressione di treni locali e forti ritardi sulla linea Genova-Savona a causa delle nevicate, tutt’altro che abbondanti, registrate nelle ultime ore.
Pendolari nelle stazioni ad attendere inutilmente il passaggio dei treni per andare al lavoro e proteste sui social per la scarsa attenzione riservata a chi sceglie di non usare l’auto per gli spostamenti.
I comitati dei pendolari protestano e chiedono che le attenzioni riservate alle piste ciclabili e al risicatissimo numero di utilizzatori venga esteso anche alle migliaia di persone che ogni giorno usano i mezzi pubblici.
I comitati si domandano in particolare quali siano le cause dei disservizi visto che la nevicata era abbondantemente prevista, che gli scambi sulle rotaie sono riscaldati e progettati per resistere a temperature sotto lo zero eppure si ripetono i disagi ad ogni episodio di nevicate.
“Bisogna capire cosa si intende per smart mobility a Genova – si domandano i comitati – visto che, al momento, qualche decina di ciclisti viene “curata” come se la città potesse trasformarsi in una nuova Amsterdam mentre il livello del servizio pubblico scade di giorno di più pur essendo utilizzato da migliaia di persone. Chi spera che i genovesi vadano tutti in bici deve avere fatto male i suoi calcoli. Ora si pensi a Bus e Treni che sono da sempre il principale mezzo di trasporto alternativo alle auto”.