Chiavari (Genova) – Ancora un tentativo di suicidio di un detenuto.
Dopo l’episodio accaduto nel carcere di Sanremo, un detenuto del penitenziario di Chiavari ha tentato di togliersi la vita impiccandosi alle sbarre della finestra del bagno.
La notizia arriva dal Sappe e dal segretario Michele Lorenzo: “Giornalmente dobbiamo scrivere pagine di cronaca nera proveniente dal mondo penitenziario ligure. Anche questa volta dobbiamo ringraziare la Polizia Penitenziaria per la loro tempestività d’intervento. Solo grazie a loro le cronache non raccontano epiloghi ben funesti”.
Il segretario Lorenzo continua: “Il detenuto deve ancora trascorrere quattro anni di detenzione e non è mai stato un soggetto di facile gestione. Più volte ha inscenato manifestazione di protesta, sino a giungere all’estremo atto dopo essersi visto rifiutare l’ennesima richiesta di trasferimento per avvicinarsi alla famiglia”.
Il segretario del Sappe ha poi spiegato che la prontezza degli agenti, intervenuti prima a sollevarlo per le gambe e poi a tagliare la corda che lo strozzava, ha evitato la morte del detenuto.
“Come SAPPe – continua Lorenzo – abbiamo più volte richiesto di disciplinare l’invio dei detenuti nelle varie carceri liguri evitando di concentrare nello stesso istituto più detenuti che presentato problemi psichiatrici o predisposti nel creare disordini, evidentemente il nostro appello non viene accolto dagli uffici del Provveditorato di Torino, da cui dipende anche la Liguria: per questo è necessario che il nuovo Ministro Dr.ssa Marta Cartabia, riveda il sistema della gestione dei detenuti e potenzi il Distaccamento regionale che poò gestire le carceri del territorio ligure”.