Camogli – A sette mesi dal crollo di parte del Cimitero di Camogli, con la dispersione di mare di centinaia di bare e resti di defunti, la Procura di Genova ha iscritto diverse persone nel resgistro degli indagati con l’accusa di “crollo colposo”.
Si tratterebbe del sindaco Francesco Olivari, di alcuni tecnici e funzionari del Comune di Camogli e dei responsabili di tutte le ditte appaltatrici che hanno effettuato controlli e lavori nel Cimitero.
Sette mesi fa, il 22 febbraio del 2021, parte del cimitero affacciato sul mare di Camogli era crollato trascinando centinaia di sepolture in mare.
Un evento “previsto” dai parenti dei defunti che in diverse occasioni avevano segnalato crepe e rumori provenienti dall’area che era poi crollata in mare.

“Tutto regolare” secondo la tesi difensiva che ora dovrà essere dimostrata anche nelle aule del Tribunale.
Una super perizia è stata consegnata nei giorni scorsi dai tecnici che hanno ispezionato i resti del cimitero e analizzato documentazione e analisi effettuate dal Comune e dai Tecnici.
Sotto la lente del magistrato che segue il caso anche i numerosi interventi di consolidamento e controllo, ad opera di aziende esterne.
Analisi e lavori costati all’amministrazione del Comune di Camogli diverse centinaia di migliaia di euro.