no green pass genovaGenova – Il comitato per l’ordine e la sicurezza si è riunito ieri in Prefettura per valutare le decisoni sui divieti imposti dal Ministero dell’Interno su cortei e manifestazioni organizzate dal movimento no Vax e no Green pass.
In discussione la possibilità, richiesta da Roma, di vietare alcune piazze e strade e zone commerciali o di grande traffico alle manifestazioni che possono creare problemi e disagi.
Una decisione “delicatissima” perché interviene direttamente sull’incomprimibile diritto alla libera manifestazione del pensiero e della libertà di riunirsi pacificamente per protestare.

Non a caso, nonostante le insistenze del sindaco Marco Bucci che – secondo alcune Testate locali avrebbe chiesto di vietare alle manifestazioni via XX settembre, via Roma e via XXV aprile – il comitato per l’ordine e la sicurezza avrebbe invece deciso di valutare caso per caso le richieste di autorizzare le manifestazioni e i cortei.
Quello di vietare zone della città alle proteste di piazza o ai cortei di protesta è infatti un punto molto delicato della attuale gestione dell’ordine pubblico e della emergenza No Green pass e No vax poiché rappresenterebbe un intollerabile (per rispetto alla Costituzione) precedente che potrebbe poi influire su tutte le future proteste e manifestazioni, da quelle più “balzane” ma costituzionalmente tutelate alle ben più serie e gravi.

La decisione non andrebbe quindi letta come “sostegno” alle proteste No Green pass o come negazione dei diritti dei cittadini ad una libertà di movimento e di non subire i disagi delle proteste ma, piuttosto, all’esigenza di non comprimere il diritto inviolabile di tutti gli italiani a manifestare la propria opinione, anche creando situazioni di disagio (senza violenze) che possano richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su determinati argomenti.
Violando questo principio, infatti, domani si potrebbero impedire gli scioperi dei lavoratori, i cortei di protesta sui diritti civili o qualunque altra manifestazione del libero pensiero democratico.