Genova Movida corteoGenova – Oltre 500 persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata in centro storico da Genova che osa, Arci Genova e Comunità San Benedetto al Porto per chiedere più spazi, più opportunità ma soprattutto di essere ascoltati. “Change, cambiamento” hanno scandito attraversando i vicoli del centro storico nella notte tra sabato e domenica  animando il corteo “di musica e proposte”
Il corteo è partito da Piazza Sarzano, si è diretto verso Sant’Agostino, piazza Ferretto, via dei Giustiniani e infine si è fermato davanti alla ex scuola Garaventa, spazio abbandonato che avrebbe potuto essere utilizzato per attività culturali, sociali e ricreative per giovani (e non solo) e che invece diventerà una caserma.

«Chi fa politica deve fare delle scelte – spiega Fiammetta Ardinghi di Genova che osa – Il sindaco Bucci ha scelto di trasformare una scuola in una caserma, ulteriore passo nella militarizzazione del centro storico. Noi chiediamo al centrosinistra di avere coraggio e fare scelte opposte: un grande piano per recuperare gli spazi abbandonati per favorire le relazioni tra le persone, cultura, creatività e nuovi lavori».

«Chiediamo più spazi di aggregazione di giorno e di notte, per il centro storico e per tutti gli altri quartieri della città – conclude Federica Magnano facendo riferimento al “Manifesto della notte” di Genova che osa – La movida non può essere demonizzata, e noi giovani siamo stanchi di subire le decisioni di chi pensa di determinare il nostro futuro senza nemmeno ascoltarci».