sciame api moto MarassiLiguria – Oggi si celebra la Giornata Mondiale delle Api, gli straordinari insetti impollinatori da cui dipende in larga parte la nostra possibilità di mangiare frutta e verdura.
C’è però una estinzione silenziosa in corso che mette a rischio la biodiversità globale, ma anche la nostra capacità di produrre cibo in maniera naturale. Oltre alle api, gli altri insetti impollinatori, come vespe, farfalle, falene e coleotteri: oltre 20.000 specie che garantiscono un servizio indispensabile, quello dell’impollinazione, da cui dipende quasi il 90% di tutte le piante selvatiche con fiore e l’80% delle piante che producono cibo e prodotti per il consumo umano, pari al 35% della produzione agricola mondiale, con un valore economico stimato ogni anno di oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro in Europa.

Tuttavia, più del 40% di esse è a rischio di estinzione a livello globale, in particolare api selvatiche e farfalle. Un recente studio condotto nel Regno Unito, analizzando gli impatti con i parabrezza delle auto, ha documentato un calo di quasi il 60% nel numero di insetti alati dal 2004. In Germania, l’abbondanza degli insetti è calata del 78% tra il 2008 e il 2017. A livello globale il Living Planet Index calcolato per le farfalle ha mostrato un calo medio del 49% nell’abbondanza delle popolazioni monitorate dal 1990 al 2017.


Per dare una risposta concreta a questo crollo verticale, il WWF promuove il progetto “Diamo una casa alle api”, realizzato grazie alla campagna di raccolta fondi, con l’obiettivo di sensibilizzare le persone sull’importanza degli impollinatori e il loro valore per il nostro capitale naturale, dalla produzione di cibo al valore per le nostre economie.
Il progetto mira, inoltre, ad azioni concrete: realizzare e gestire in 20 Oasi WWF su tutto il territorio nazionale (da Valmanera in Piemonte all’Angitola in Calabria, dai Ghirardi in Emilia a Serranella in Abruzzo, da Valpredina in Lombardia a Torre Salsa in Sicilia) delle aree per facilitare la vita a questi importantissimi insetti.
Ogni Oasi ha visto la creazione di aree arricchite con piante nettarifere e pollinifere per l’alimentazione degli impollinatori, ma anche con “bee hotel”, veri e propri rifugi per api e altri insetti, che potranno diventare case per singoli impollinatori o per intere colonie, oltre a cartelli illustrativi per sensibilizzare i visitatori sull’importanza di queste specie. Ma tutto questo non basta: è indispensabile mettere al bando i pesticidi più nocivi per gli insetti impollinatori, lasciare più spazio alla biodiversità negli ambienti agricoli, contrastare il cambiamento climatico, anche attraverso delle iniziative organizzate in diverse parti d’Italia, a cui WWF intende partecipare.


Il tema degli impollinatori è centrare nelle attività del WWF, durante tutto l’anno, dalle azioni di advocacy sui decisori politici, al coinvolgimento dei cittadini con attività di informazione e attività con le scuole, ad iniziative istituzionali, alle attività concrete in campo in collaborazione con aziende, Enti gestori di aree naturali protette e Associazioni dell’agricoltura biologica.
Il WWF è impegnato per la tutela degli insetti impollinatori anche con la presentazione di osservazioni alla proposta del Piano Strategico Nazionale della PAC (Politica Agricola Comune), con la Coalizione #CambiamoAgricoltura che riunisce oltre 90 Associazioni e comitati di cittadini e promuove proposte di emendamenti alla Legge di Stabilità finalizzate ad eliminare le agevolazioni fiscali sui pesticidi e fertilizzanti chimici.

Sono tanti anche i progetti volti a informare, sensibilizzare ed educare, come il progetto “Bee Safe” realizzato in collaborazione con il MITE nella Provincia di Ancona e l’attività di sensibilizzazione dei consumatori verso un consumo più responsabile che prediliga prodotti biologici e locali.
Nei prossimi due weekend, dal 21 al 29 maggio, sarà possibile partecipare all’apertura straordinaria delle 100 Oasi WWF, con attività e visite guidate dedicate agli insetti impollinatori per riscoprire tutti “Il richiamo della Natura” a contatto con le nostre realtà locali.