Ezio scachi corso Sardegna MercatoGenova – Un appello ai gestori del nuovo Mercato di corso Sardegna per far avere un ombrellone ad Ezio, l’appassionato di scacchi (leggi la storia qui) che ogni sabato mattina “sfida” curiosi e campioni a scacchi nell’assolato ed infuocato piazzale dei giardini interni alla struttura.
Nell’area non è possibile portare attrezzature ma è evidente anche al più sprovveduto che l’assenza di ombra e di coperture stia rendendo sempre più tragica la permanenza, specie nelle ore più calde della giornata, a bambini ed anziani che, secondo le prescrizioni della stessa Protezione Civile, dovrebbero restare lontani dal sole e dai rischi di un colpo di calore.
Ezio, però, di abbandonare la sua “missione” non ne vuole sapere e ha dell’eroicità la sua abnegazione a presentarsi ogni sabato, con temperature che sfiorano i 35 gradi, all’appuntamento lanciato anche sui social da tanti che lo hanno conosciuto e apprezzano la sua voglia di conoscere nuove persone e diffondere in qualche modo la passione per il gioco degli scacchi.
Le scacchiere vengono disposte sui tavoli presenti nell’area dei giardini e poi Ezio attende appassionati come lui ma anche semplici curiosi che desiderano imparare a giocare o anche solo per fare quattro chiacchiere sul mondo degli scacchi.
Un pò don Chisciotte contro i videogiochi, un pò nord Europa, il signor Ezio ha conquistato per simpatia e curiosità i social e la sua foto, mentre attende uno sfidante, sta circolando sui gruppi della zona.
Mano a mano che l’estate avanza, però, il signor Ezio fatica sempre di più a restare ore ed ore sotto il solleone e il divieto di portare attrezzature nell’area non gli consente di predisporre un ombrellone per fare almeno un pò di ombra.
L’intera area “soffre” per la mancanza di ombreggiatura e le proteste si fanno di giorno in giorno più forti poiché, a pagare il prezzo dell’errore di “progettazione” sono soprattutto anziani e bambini che, invece, avrebbero tanto bisogno di trascorrere del tempo all’aria aperta invece di annoiarsi (e intristirsi) a casa.
C’è allora chi ha preso il caso di Ezio ad esempio di quanto si potrebbe fare e chiede a gran voce sui social di far avere uno o più ombrelloni per i tavoli dove avvengono le sfide, con la speranza che la bella struttura riconosca che i pochi alberi presenti non sono certo sufficienti a garantire la necessaria ombreggiatura e che un’area così grande non può certo restare inutilizzata durante l’estate perché nessuno ha previsto la presenza del sole.
Offrire un ombrellone a Ezio sarebbe un bel gesto di attenzione per un appassionato frequentatore e un riconoscimento per l’opera di diffusione degli scacchi che sta offrendo.