Genova – Ha spinto una ragazzina di 13 anni che non ne voleva sapere di lui contro un muro e l’ha baciata contro la sua volontà. Un 17enne è finito nei guai in uno degli stabilimenti più noti e frequentati di corso Italia, alla Foce.
La ragazzina ha subito urlato terrorizzata e le sue urla hanno attirato l’attenzione delle persone presenti che sono subito intervenute bloccando anche il ragazzino.
Tra loro anche un educatore del centro per minori dove il ragazzo è ospitato e proprio da lui parte la chiamata ai carabinieri che arrivano velocemente sul posto e prelevano il ragazzo con l’accusa di violenza sessuale, un reato che scatta anche laddove non vi siano veri e propri atti sessuali purchè la vittima non sia consenziente.
Ora il ragazzo rischia grosso anche perché, essendo straniero e ospite di una comunità, rischia di essere espulso.
Secondo le prime informazioni si tratterebbe di uno degli ospiti della struttura di Castelletto dove, giorni fa, è scoppiata una violenta rissa tra minorenni appartenenti a diverse etnie.
A fianco di decine di ragazzi che stanno facendo un percorso di inserimento con ottimi risultati, restano alcuni soggetti più “problematici” che trascinano anche altri soggetti deboli ad azioni violente.
Un problema che va risolto isolando e punendo i bulletti senza “marchiare” una moltitudine che si impegna quotidianamente in una situazione compresibilmente difficile, lontano da casa, senza genitori, in un mondo molto difficile.