San Fruttuoso di Camogli (Genova) – L’hanno cercata con le motovedette della Guardia Costiera, i sommozzatori dei vigili del Fuoco e persino con l’elicottero e lei era arrivata a nuoto a Cala dell’Oro ma non riusciva più ad andare avanti, sino a Punta Chiappa, o tornare indietro, alla spiaggia dove aveva lasciato il marito che nel frattempo era sotto choc non vedendola rientrare dal bagno in mare.
Una storia che ha dell’incredibile quella del salvataggio in mare di una turista tedesca di 63 anni che ieri sera ha messo in allarme tutte le forze aero-navali preposte al soccorso.
La donna era arrivata con il marito a San Fruttuoso di Camogli e nel pomeriggio si era tuffata in mare per rinfrescarsi.
Per motivi ancora da chiarire ha deciso di raggiungere a nuoto Cala dell’Oro, in piena riserva protetta e in zona totalmente vietata e chiusa al pubblico ma, soprattutto, con il rischio, poi verificatosi, di non riuscire a tornare indietro e di non poter contare sul soccorso visto che la zona è interdetta alla navigazione.
Il marito, non vedendo rientrare la moglie, si è spaventato e sotto choc ha chiamato i soccorsi che si sono attivati con l’invio dell’elicottero con i sommozzatori dei vigili del fuoco e le pilotine della Guardia Costiera.
Le ricerche sono andate avanti febbrilmente per ore ma poi è arrivata la chiamata della donna che era riuscita a prendere terra a Cala dell’Oro e stremata aveva chiesto aiuto ad un gruppo di escursionisti che faceva il sentiero che collega San Rocco di Camogli a San Fruttuoso.
Una telefonata che ha rassicurato tutti ma che ha scatenato diverse polemiche visto che non è chiaro perché la donna non abbia detto al marito di voler raggiungere Cala dell’Oro a nuoto.
Intorno alle 21,30 la vicenda si è conclusa con un gommone della Guardia Costiera (con a bordo anche il marito) che raggiunge la donna a Cala dell’Oro e riaccompagna i due turisti a Camogli da dove erano partiti.
Non è dato sapere cosa abbia detto il marito alla sua consorte