Genova – Partirà domenica 14 gennaio dal quartiere di Pra’ la camminata di 6.300 chilometri di Massimo Pedersoli che dal capoluogo ligure raggiungerà Capo Nord per promuovere l’inclusione, la comunione tra i popoli e la solidarietà.
“Sono emozionato e preparato – racconta il camminatore solidale Massimo Pedersoli – non vedo l’ora di partire per diffondere il messaggio”.
Due momenti per celebrare la partenza: 8.30, piscina di Pra’ per l’inaugurazione ufficiale del Progetto E1vvai, con i piccoli nuotatori e Sguazzo, la mascotte del G.S.Aragno,. Alle 9.30 appuntamento in viale della Rimembranza, a Pegli, per il saluto delle autorità, la musica della Filarmonica Pegliese M. Chiusamonti, il calore degli scout Genova 55 Pegli San Martino, la bellezza del Gruppo Storico di Voltri, il supporto di Monte Gazzo Outdoor e le gambe che si mettono finalmente in moto.
6300 chilometri, 300.000 metri di dislivello, 200 giorni di cammino lungo il sentiero E1 che passa proprio dietro casa sua, attraverso Italia, Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia. Attaccato allo zaino un cartello che parla di autismo e del progetto Tma (terapia multisistemica in acqua), a cura dell’Associazione Il Cucciolo che si tiene alle piscine di Pra’, presso l’Acquacenter I Delfini – GS Aragno, e accoglie trenta bambine e bambini fragili di età compresa tra i due e i quindici anni, da sostenere. Ma c’è anche l’Associazione L’Amore È di Imperia che ha esteso il Progetto in alcune piscine della zona; la consegna ufficiale alla Biblioteca Benzi di Voltri del libro che ha scritto, “Quelle improvvise connessioni blu” e che racconta i cammini precedenti; la memoria di Eleonora Bruzzone, da portare avanti, con l’Associazione BR.EL.; il coinvolgimento dei Civ di Voltri, Pra’ e Pegli; i palloncini blu e i manifesti.
“Lungo il percorso mi piacerebbe incontrare le associazioni del territorio e camminare insieme ad altre persone” – prosegue Massimo, incoronato ambasciatore del Pesto dal presidente del Municipio VII Pontente Guido Barbazza e dell’assessore Paola Pesce Maineri – “Ho scelto il progetto Goccia dopo Goccia perché penso che ognuno di noi potrebbe svegliarsi una mattina, vedere cambiata la propria condizione e avere bisogno di aiuto. Ho incontrato i ragazzi e le loro famiglie, di autismo e altre fragilità conosciamo poco, ne abbiamo paura e tendiamo ad emarginare, così ho scelto di camminare per loro perché abbiamo attenzione non solo il 2 aprile, giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo