polizia locale SpeziaLa Spezia – Prima ha sorpassato contromano una colonna di veicoli fermi per un incidente e poi, quando è stata fermata dalla polizia locale ed informata del ritiro della patente ha iniziato ad urlare minacciando di togliersi la vita.
Movimentato episodio in Via Buonviaggio, all’altezza dell’incrocio con Via Marconi, per gli agenti di due pattuglie impegnate per un incidente stradale. Due agenti motociclisti, scorgendo un’auto che procedeva contromano superando la fila l’hanno subito fermata per evitare un incidente frontale e hanno scoperto che alla guida c’era una donna di 56 anni residente fuori città.
La donna, senza nemmeno attendere le richieste degli Agenti, è scesa dall’auto e, in palese stato di agitazione, ha iniziato ad urlare sostenendo di sentirsi male e chiedendo di poter proseguire per “andare a casa”.
La Polizia Locale, a quel punto, richiedeva l’intervento sul posto di ambulanza per fornire assistenza alla donna e, nel contempo, verificare la fondatezza delle sue affermazioni. Tuttavia, all’arrivo del mezzo di soccorso, la donna, sebbene continuasse ad urlare di star male, rifiutava decisamente le cure dei sanitari. Informata che a suo carico si sarebbe proceduto per la pericolosa manovra di sorpasso vietato compiuta, cui consegue l’immediata sospensione con ritiro della patente, si alterava ulteriormente sino a minacciare più volte di togliersi la vita qualora gli Agenti avessero proceduto alla verbalizzazione. Ricondotta in parte alla ragione, la conducente, non potendo più guidare, telefonava al padre per farsi venire a prendere; peccato però che allorquando quest’ultimo giungeva, dovendo gli Agenti assicurarsi dell’idoneità di detto conducente e del veicolo che egli guidava, avviavano gli accertamenti del caso ed emergeva che il mezzo del padre stava circolando sprovvisto della copertura assicurativa obbligatoria e senza essere stato sottoposto alla prescritta revisione periodica. Inevitabile procedere al sequestro dell’auto ed alla contestazione delle sanzioni per oltre 1.000,00 euro. A tal punto la donna non era più contenibile, nonostante nel frattempo fosse stata raggiunta anche dal convivente, tanto che la Locale richiedeva nuovamente l’intervento del 118 che, questa volta, la trasportava presso il Pronto Soccorso, dal quale però questa si dileguava subito dopo il suo arrivo.
Il padre, invece, faceva ritorno a bordo del carro attrezzi intervenuto per il sequestro della sua auto.