Genova – Dopo decenni di degrado e scarsa manutenzione saranno i fondi del PNRR a finanziare i restauri dell’orto botanico Clelia Durazzo Pallavicini di Pegli.
Ad annunciare il via libera ai lavori il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi.
Il restauro e il ripristino della struttura costerà 2 milioni provenienti dal fondo europeo del Pnrr e comprenderà anche il miglioramento dell’accessibilità del parco e gli interventi per rimettere in funzione le due serre ottocentesche, la serra delle ninfee (costruita tra il 2003 e il 2004) e la serra cosiddetta “il trenino” (realizzata negli anni Sessanta).
L’orto botanico si estende su una superficie di oltre 4.000 metri quadri.
«È uno dei parchi storici più belli d’Italia, che da anni si trova in uno stato di profondo degrado e abbandono – spiega il vicesindaco Piciocchi – siamo molto soddisfatti di poter finalmente avviare il completo recupero di un sito straordinario con un intervento complesso che, una volta terminato, restituirà alla delegazione di Pegli e alla città intera un autentico gioiello, riaperto, dopo anni, al pubblico. Il parco è sicuramente uno dei luoghi del cuore per tantissimi genovesi, non solo pegliesi, come è dimostrato dalle sollecitazioni che ci sono arrivate da più parti per intervenire sull’orto botanico. Crediamo molto nella valorizzazione dei parchi storici e del patrimonio delle nostre ville e palazzi che, con i lavori finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, potranno tornare ai fasti delle origini e soprattutto acquisire un nuovo valore culturale, una fruibilità e un’accessibilità per tutti i genovesi oltre che diventare una forte attrattiva per i visitatori della nostra città».