Monasteroli mountain bike scalinataMonasteroli (La Spezia) – A capofitto con la mountain bike giù per il delicato sentiero secolare, più volte colpito da frane e smottamenti, che conduce a Monasteroli. Un’esibizione sportiva (qualcuno suggerisce anche altro) ripresa e postata su Instagram e sta scatenando un diluvio di proteste e di commenti negativi.
Il video mostra un biker che, in sella alla sua mountain bike, scende a rotta di collo giù per l’infinita scalinata, una delle più belle al mondo, fiore all’occhiello delle Cinque Terre e che certamente non ha bisogno di questo tipo di esibizioni per richiamare turisti da ogni angolo del Pianeta, alla ricerca di pace e di tranquillità e non certo di doversi scansare rapidamente per non essere travolti da qualche biker in cerca di forti emozioni.
C’è poi chi si domanda chi abbia autorizzato – se una autorizzazione esiste – un simile comportamento e se siano state prese tutte le misure di sicurezza per evitare che qualche pedone venisse investito e, ancora, se non sarebbe meglio evitare simili prodezze, per poi scrivere che non bisogna ripeterle, con il rischio che gli emulatori invece ci siano e con tanto di rischio per gli stessi, per gli altri e per il sentiero.
Perché anche il sentiero e la scalinata di Monasteroli può essere ferito. Il trascorrere del tempo è sin troppo evidente e le ripetute frane e smottamenti degli ultimi mesi dovrebbero aver fatto capire anche ai più sprovveduti che non si tratta di una pista da acrobazie.
C’è anche chi si domanda se sia lecito percorrere in bicicletta stretti sentieri da sempre riservati ai pedoni e, nel caso, se non sarebbe meglio mettere un freno, normandola, l’attività di questo tipo.
La cascata di commenti negativi dovrebbe aver chiarito l’indice di “sgradimento” della trovata ma preoccupa l’aumento di video di questo tipo, con riprese di “acrobazie” (qualcuno le chiama diversamente) di atleti forse a caccia di notorietà.
Solo poco tempo fa, sempre sui social, era diventato virale il video di un altro biker che si era vantato di aver disceso una delle scalinate più ripide di Marassi con la mountain bike e sempre scatenando proteste e commenti negativi ma, soprattutto, domande di chiarimento circa le misure di sicurezza prese per evitare che venissero travolti dei pedoni.
Lo sport della mountain bike e della discesa dei sentieri in bike può piacere o meno ma non è certo vietato. Ci sono percorsi dedicati e luoghi dove si può praticare lo sport senza creare disagi o peggio pericoli per gli altri ma il numero di incidenti che vede coinvolto questo tipo di attività è in costante crescita e forse varrebbe la pena iniziare a prevedere – se ancora non è previsto – una regolamentazione che divida, come succede per il motocross, sentieri dove si può praticare e zone dove invece proprio non si può.

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