Genova – Lui viola il divieto di avvicinamento e scatta l’allarme del braccialetto anti-stalking ma quando arrivano i poliziotti la donna che lo aveva denunciato cerca di proteggerlo ma viene scoperta e l’uomo arrestato.
Una notizia che ben illustra la difficoltà di gestione di vicende complesse e delicate quella che arriva da Di Negro dove ieri sera è intervenuta la polizia in un appartamento dove era scattato l’allarme per una violazione di divieto di avvicinamento
La Polizia di Stato ha ricevuto la segnalazione di allarme che scatta in automatico quando una persona dotata di braccialetto elettronico commette un illecito avvicinandosi, come in questo caso, all’abitazione della persona che si intende proteggere.
Subito è scattato il “codice rosso” e la volante della polizia si è precipitata sul postom a San Teodoro ma quando gli agenti hanno bussato alla porta della possibile vittima, la donna ha mentito dicendo che l’ex denunciato, un 45enne, non era nell’abitazione.
In realtà i poliziotti hanno accertato che l’uomo si trovava in una stanza dell’appartamento e nello specifico in cucina e che era stato colpito da provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e da divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa, ovvero la donna che stava cercando di “proteggerlo” mentendo alla polizia.
Una situazione complessa come purtroppo lo sono spesso queste situazioni.
Ad inizio giugno, dopo l’ennesima lite con la ex fidanzata, all’uomo era stato applicato il braccialetto elettronico anti-stalking in sostituzione della misura di custodia cautelare in carcere.
Quando gli agenti hanno chiesto perché avesse mentito la giustificazione fornita è stata che l’uomo aveva bisogno di un posto dove passare la notte, essendo a Genova senza fissa dimora.
Il 45enne è stato quindi arrestato ed è stato anche denunciato poiché sprovvisto di titolo di soggiorno, ha altresì a suo carico l’obbligo di presentazione