Genova – “Quello di GE.AM. è un disastro annunciato”, a denunciarlo i rappresentanti del Partito Democratico nel Comune di Genova che aggiungono: “da anni l’azienda partecipata al 49% da Amiu ha il contratto di servizio in scadenza, ed è andata avanti a proroghe, senza un orizzonte temporale certo”.
In una nota i consiglieri del Partito Democratico accusano: “Comune e Autorità portuale avevano rassicurato i lavoratori che la soluzione sarebbe stata la gara per affidare il servizio. La gara, invece, ha visto escludere Ge.Am. dal servizio, con il rischio concreto per 30 lavoratori di perdere da subito il lavoro, e l’incertezza dell’assunzione presso il nuovo operatore per altri 24. Il tutto per risparmiare qualche euro, nella più totale incapacità di coniugare il rispetto delle regole in materia di affidamento con la tutela del servizio ambientale e dei lavoratori”.
Il gruppo del Pd attacca poi il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi.
“Può risparmiarci di fare lo stupito – spiegano – Dove era in questi anni Piciocchi? Dove era mentre i sindacati chiedevano tutele, prevedendo l’infausto esito della vertenza? Dove era mentre Amiu e Autorità Portuale davano vaghe rassicurazioni ai lavoratori?”.
Secondo i consiglieri del Partito Democratico “Ge.Am. ha un ruolo essenziale anche nel ciclo dei rifiuti della città, visto che la pressa in zona portuale gestisce i rifiuti di vaste porzioni del Comune, con il rischio oggi che si rallenti o si paralizzi la raccolta. Invece di minacciare oggi ricorsi giudiziari, Comune e Amiu avrebbero potuto compiere atti concreti in tutti questi mesi. La Giunta Bucci-Piciocchi è quella che ha costruito le condizioni per affidare senza gara diversi servizi, dal trasporto pubblico ai parcheggi e alla raccolta dei rifiuti metropolitana, ma che condanna al licenziamento 54 lavoratori del servizio ambientale in porto”.
Il Partito Democratico esprime “solidarietà ai rappresentanti dei lavoratori dell’azienda e chiedono che vengano ascoltati alla prima conferenza capigruppo per trovare una soluzione attraverso il confronto con Amiu, Autorità portuale e le rappresentanze sindacali.