La Spezia – Il femminicidio non più fenomeno emergenziale, ma strutturale”. A denunciarlo il centro anti violenza sulle donne Mascherona di Genova che chiede “un’attenzione in più ai bisogni della vittima”.
Il caso della 54enne spezzina uccisa dall’ex marito reo confesso, denunciato dalla donna riporta l’attenzione su una emergenza che ormai non è nemmeno più tale ma, soprattutto, con uno Stato, chiamato a tutelarla, che fallisce nella sua missione.
Nonostante il divieto di avvicinamento l’uomo è entrato in una proprietà privata dove la ex consorte stava lavorando e l’ha uccisa a coltellate. Il braccialetto elettronico che avrebbe dovuto allertare le forze dell’ordine in caso di violazione non funzionava da 10 giorni.
Dopo l’ennesimo caso di femminicidio, il centro antiviolenza Mascherona di Genova lancia un ulteriore allarme: “Ci si illude che una volta adottate alcune misure la tutela è fatta e che il sistema ha fatto la sua parte, ma a volte non è così. Serve un’attenzione in più ai bisogni della vittima, che non sa a volte le misure quali sono, quando scadono. Un divieto di avvicinamento non è detto che basti a proteggere le donne, devono essere informate di tutto. Sennò la protezione dove sta?”
L’appello del centro antiviolenza è anche alle donne: “se stai vivendo una situazione di violenza puoi contattarci per ricevere il nostro sostegno ai numeri 010 587072 – 349 1163601”