Genova – La Vespa velutina “conquista” anche i Parchi di Nervi e viene segnalata con sempre maggiore frequenza anche tra i giochi dei bambini. Il terribile insetto asiatico è sempre più diffuso in città e, come previsto, sta iniziando a creare problemi non solo agli apicoltori, con stragi di api, ma anche alla popolazione, con punture e nidi con migliaia di esemplari costruiti tra le case e addirittura sui poggioli e i terrazzi dei condomini.
Le nuove segnalazioni del calabrone asiatico, giunto in Italia ormai da alcuni anni, arrivano dai Parchi di Nervi e, in particolare, dalla zona frequentata dai bambini per i giochi presenti.
Una convivenza difficile perchè i piccoli possono essere più soggetti a reazioni molto forti in caso di punture e perché è probabile che ci sia in zona un nido e questo comporterebbe un forte pericolo anche per le persone.
La Vespa velutina è stata individuata in volo nell’area giochi dei bambini ma anche tra le fioriture del parco dove attende, con il caratteristico volo “stazionario” che le api e gli altri impollinatori si avvicinino ai fiori per banchettare e le cattura al volo per poi divorarle.
E’ soprattutto la presenza del calabrone asiatico nell’area destinata ai più piccini a destare maggiore preoccupazione, specie tra i genitori che frequentano il parco, perché il comportamento della velutina è più aggressivo rispetto alle comuni vespe o calabroni e tende ad attaccare se ci si avvicina al nido.
Una colonia del pericoloso insetto è probabilmente nelle vicinanze ma, al momento, tra gli scivoli e le panchine, si vedono solo volare gli esemplari a caccia di altri insetti o, nel caso di bevande zuccherine come succhi di frutta, di un “sorso” da rubare.
La reazione dei bambini, spaventata e scomposta, può scatenare una aggressione con puntura ed è noto che anche una sola pizzicata può scatenare reazioni allergiche potenzialmente letali.
Chi le ha avvistate lamenta di non sapere a chi segnalare la presenza degli insetti. In effetti il problema esiste da tempo e l’unico referente incaricato dalla Regione Liguria di affrontare l’emergenza è l’Ente Parco regionale delle Alpi Liguri che risponde unicamente all’indirizzo email [email protected] (se possibile scrivere in copia a [email protected]) nonostante da tempo apicoltori e agricoltori, già da anni alle prese con l’invasione dei pericolosi insetti, chiedano l’istituzione di un servizio di call center in grado di rispondere e fornire informazioni immediate ma, soprattutto, di “certificare” che la segnalazione è stata raccolta, protocollata e numerata e che sia possibile seguirne lo sviluppo sino alla neutralizzazione del nido. Esiste poi una pagina social su Facebook Vespa velutina a Genova e Provincia
dove è possibile postare foto e filmati e attendere la risposta di un esperto.
Altra possibilità è quella di scrivere alle associazioni degli apicoltori che poi possono a loro volta segnalare a chi di dovere.
Quello regionale è però un servizio che ha dimostrato tutti i suoi limiti lo scorso anno quando, dei 10 nidi segnalati a Genova, solo alcuni sono stati neutralizzati prima che potessero diffondere nell’ambiente centinaia di Regine feconde, pronte a superare l’inverno in una sorta di “letargo” per poi fondare nuove colonie e nuovi nidi con migliaia di esemplari.
Un problema causato dal numero esiguo di personale incaricato della ricerca e distruzione dei nidi. Basti pensare che, lo scorso anno, c’era un solo “cacciatore di nidi” in tutta la provincia di Genova. Una sola persona che doveva rispondere alle segnalazioni da Deiva Marina sino a Cogoleto.
Un volontario cui la Regione Liguria riconosce un rimborso spese di una 50ina di euro a fronte dell’utilizzo di attrezzature per migliaia di euro e con spostamenti anche ripetuti per individuare e poi distruggere i nidi.
“Sappiamo che esiste la tecnica della telemetria per individuare i nidi – spiegano i genitori dei bambini minacciati dalla velutina ai Parchi di Nervi – Gli esperti di Lucca hanno individuato in appena mezz’ora il primo nido di vespa velutina presente in Sardegna.
Crediamo che si possano chiamare questi professionisti anche a Genova per eliminare i nidi presenti. Ci auguriamo che non si aspetti il morto per intervenire”.
Analoghe segnalazioni circa la presenza della vespa velutina arrivano da Quarto, nella zona del campo sportivo intitolato a monsignor Erasmo Sanguineti, in via dei Ciclamini, ai parchi di Quinto che si affacciano sul mare, dal campo sportivo di via Mogadiscio e, ancora, in Valbisagno, a Pino Sottano e Molassana, a Quezzi, a Marassi Alta e al Belvedere di Sampierdarena solo per restare in ambito “cittadino”.
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