Albenga (Savona) – Un esposto ai Comuni di Albenga e Alassio e alle forze dell’ordine per porre fine alla mala-movida che sta rendendo impossibile la vita a molte famiglie che abitano nella zona tra via Tiziano, largo Tiziano, via Michelangelo e via Piave e che, per tutta l’estate hanno dovuto sopportare urla, schiamazzi, musica a tutto volume sino al mattino inoltrato ma anche sbandati ubriachi che si lasciavano andare ad ogni eccesso persino nei portoni dei condomini.
Proteste che non sono certo nuove per la zona ma che ora si sono concretizzate con un documento ufficiale, inviato ai sindaci di Albenga e Alassio e alle forze dell’ordine e che rappresenta, legalmente, una vera e propria denuncia che potrebbe trasformarsi in azione di risarcimento già avviata (e vinta) in altre città e che hanno costretto i comuni a pagare somme anche rilevanti perché ritenute “inadempienti” rispetto alla tutela del diritto al riposo e al rispetto del decoro dei luoghi.
Nel documento si parla – pur non volendo puntare il dito – di due discoteche ma, soprattutto della carenza di controlli e della non incisività degli stessi, probabilmente perchè le forze in campo non sono sufficienti e spesso impegnate in altri servizio di sorveglianza legati all’arrivo in massa dei turisti.
Il risultato sono notti insonni, degrado, atti di vandalismo a danno di chi protesta ed una serie di episodi che hanno trasformato anche questa estate in un incubo per chi vive nella zona di Vadino.
L’estate è ormai al lumicino ed è probabile che l’effetto si attenui con le prossime settimane ma i residenti che hanno sottoscritto il documento sono sul sentiero di guerra ed è probabile che, se non verranno presi provvedimenti seri, si arrivi alla richiesta di risarcimento danni con obbligo dei Comuni a pagare somme considerevoli per quanto avviene e potrebbe avvenire in futuro.

























