Stella (Savona) – Una cerimonia ufficiale, martedì 4 novembre, per celebrare il ritorno del piastrino del caporale alpino Bartolomeo Saettone, disperso in guerra, il 21 gennaio del 1943, durante la terribile guerra in Russia voluta da Benito Mussolini, costata la vita a 90mila soldati italiani, in gran parte morti di fame, freddo e stenti, durante la terribile ritirata dell’Armir.
Il piastrino e alcuni documenti appartenuti a Bartolomeo Saettone sono stati ritrovati a Certkovo nel 2021, durante una delle tantissime missioni organizzare da ricercatori e appassionati per ritrovare e recuperare resti dei soldati italiani o oggetti a loro appartenuti e poterli restituire ai parenti che attendono da 83 anni di sapere cosa è successo dei loro cari.
Una ferita mai del tutto rimarginata e che conferma l’orrore della guerra e spiega perché vi sia un articolo specifico, nella Costituzione Italiana, nel quale si legge che l’Italia ripudia la Guerra.
Ad accogliere il ricordo di Bartolomeo Saettone il nipote Sergio, i parenti, il sindaco e tutta la comunita’ di Stella, nel savonese.























