Genova – La protesta per i massacri israeliani in Palestina torna questa sera, ai varchi portuali, con la possibilità (annunciata) di blocco delle navi della compagnia Zim. Il movimento che protesta contro l’oppressione sionista e i crimini contro l’umanità perpetrati dall’esercito israeliano su ordine del Governo Netanyahu, torna a riunirsi questa sera, alle 19,30, in via Albertazzi e annuncia la volontà di iniziare il blocco “fisico” dei traffici via nave che portano merci e armi nel paese medio-orientale che – secondo stime Onu – ha causato oltre 60mila morti negli ultimi due anni.
L’annuncio della firma dell’accordo di Pace non sembra fermare la protesta anche perché da più parti si sottolinea che nessuno ha interpellato il popolo palestinese per discutere del futuro dell’area e nessuno ha chiesto al popolo palestinese se è d’accordo ad affidare ad una sorta di governatorato guidato dall’ex primo ministro inglese Blair, il futuro di una nazione che ha una propria democrazia e può eleggere un proprio Governo indipendente.
























