Milano – Ha appena 14 anni Michael, ed è appena tornato a vivere grazie ad una procedura estrema di assistenza meccanica con circolazione extracorporera tentata dai medici rianimatori dell’Ospedale San Raffaele di Milano che gli ha salvato la vita in extremis. Le condizioni del giovane, infatti, erano disperate, e se non si fosse tentato il tutto per tutto con questa nuovissima, innovativa tecnica, molto probabilmente sarebbe morto.
Era il 24 aprile scorso quando Michael si era gettato nel Naviglio, a Castelletto di Cuggiono, con 4 amici. Lui era però rimasto intrappolato a 2 metri di profondità e le acque torbide avevano ostacolato i soccorsi. Dopo 42 minuti, in arresto cardiaco, era stato portato a riva dai Vigili del Fuoco.
Portato d’urgenza al S.Raffaele, i medici rianimatori hanno tentato una procedura estrema di assistenza meccanica con circolazione extracorporera. Ed anche se la ripresa è stata lenta e lunga, oggi è arrivata la comunicazione ufficiale: Michael è completamente fuori pericolo. E anche se la gamba destra sotto il ginocchio è stata sacrificata, per un problema di perfusione sanguigna, il 14enne sta bene e non ha riportato danni cerebrali, nonostante 42 minuti sotto l’acqua fredda, senza respirare.