Manta (Ecuador) – Oltre 200mila pinne di squalo sequestrate prima di essere imbarcate per la Cina. La polizia della città portuale ecuadoriana di Manta ha bloccato alcuni trafficanti che stavano esportando nell’estremo oriente un carico illegale di pinne di squalo che avrebbe fruttato oltre un milione e mezzo di euro.
Le pinne di squalo, composte di cartilagine e dunque prive di qualunque effetto curativo, sono apprezzatissime soprattutto in Cina dove vengono utilizzate nella cucina tradizionale e in medicina.
La pesca dello squalo è proibita in gran parte del mondo a causa dello sterminio che ne viene fatto proprio dai pescatori cinesi e che ha ormai ridotto sull’orlo dell’estinzione alcune specie.
Il traffico illegale di pinne di squalo, però, non è ancora stato fermato poichè molti cinesi considerano uno status symbol e un modo per sfoggiare la loro ricchezza, il poter offrire agli ospiti piatti a base di prodotti sempre più rari.
Nel corso dell’operazione sono state arrestate 6 persone, di cui una di nazionalità cinese.
Sono tutti accusati di reati ambientali e rischiano una pesante condanna.
Gli squali pescati con le reti vengono mutilati delle pinne mentre sono ancora in vita e poi rigettati in mare dove muoiono tra atroci sofferenze.