Kazan – “La cosa per me più importante? Conquistare una medaglia nello stile a dieci anni dalla prima, nel mio ultimo mondiale”. Già, Federica Pellegrini non finisce di stupire: oggi, giorno del suo ventisettesimo compleanno, si fa il regalo più bello: l’argento nel 200 stile. “Non mi spettavo un compleanno così bello; sono davvero emozionata. Ci ho creduto fino alla fine. Ne ho superate tante nella mia carriera. Forse più di qualsiasi altra atleta, tra cui anche la perdita di un allenatore (Alberto Castagnetti, ndr) che per me era come un padre. Altre in verità me le sono anche cercate – racconta visibilmente emozionata fino alle lacrime, l’atleta del CC Aniene allenata da Matteo Giunta – mi sarei accontentata anche di un bronzo per un centesimo. L’importante è esser lì dopo 10 anni. Questa medaglia è una grande conferma anche per chi diceva che sarebbe stato più facile gareggiare nei 400. I 200 stile libero ti succhiano tante energie fisiche e mentali perchè devi gestire tre turni di gara in due giorni sempre al massimo per contrastare le più forti al mondo. Non mi aspettavo una vittoria perchè sapevo che Ledecky ha dalla sua parte la forza dei 18 anni e un grande talento. Sapevo che eravamo in tutte mezzo secondo ed estremamente determinate”. Una medaglia dal valore incommensurabile, l’ottava mondiale (4 ori, tre argenti e un bronzo). “Questa medaglia è una grande ricompensa ad una stagione difficile. Nel 2005 ho versato lacrime di rammarico perchè avevo perso per una stupidata. Oggi sono lacrime di gioia – prosegue Fede, che quest’anno ha stabilito il primato italiano in tessuto in 1’55″00 il 4 luglio 2015 all’Open de Paris di Vichy – Mi sono confermata per il sesto mondiale consecutivo sul podio iridato, ricevendo i complimenti da due campionesse straordinarie come Van Almsick e la Manaudou. Ne sono orgogliosa. Mi sono regalata un compleanno eccezionale, ma ora rimando i festeggiamenti perchè mi concentrerò sulla staffetta 4×200. Non credo che farò i 100 stile libero”. L’ordine d’arrivo: oro per Katie Ledecky ( 1’55″16 ), argento per Federica Pellegrini ( 1’55″32), bronzo per Missy Franklin (1’55″49).
Ma alla festa del nuoto oggi c’è anche un altro argento: Gregorio Paltrinieri è secondo negli 800 stile libero in 7’40″81, col record europeo tolto al compagno di allenamenti Gabriele Detti (7’42″74 dell’8 aprile 2014). “Prima di salire sul blocco ero un po’ agitato – dichiara il ventenne di Carpi -, sapevo di poter far bene ma gli 800 non li sento miei come i 1500. Ho provato ad andare via prima ai 500 poi ai 600 metri, ma tutte le volte che mi giravo per respirare vedevo sempre Sun Yang attaccato. Sapevo che lui è più forte allo sprint, negli ultimi 100 metri non c’è storia. Visti i tempi della finale mi dispiace per il mio amico Gabriele Detti che, se fosse stato qui, avrebbe potuto lottare per una medaglia. Vorrà dire che ci divertiremo insieme alle Olimpiadi. Adesso voglio concentrarmi sui 1500. Il primo round è del cinese, ma voglio renderglielo”
Ordine d’arrivo: oro per il cinese Sun Yang (7:39.96), argento per Gregorio Paltrinieri (7:40.81), bronzo per l’australiano mack Horton (7:44.02)