Ventimiglia – Violentata da un migrante e convinta dai No Borders a non denunciare l’episodio per non fare pubblicità negativa alla delicata vicenda dei migranti in attesa al confine.
Sarà un’indagine della polizia a stabilire con certezza cosa sia realmente avvenuto durante una festa organizzata dagli attivisti No Borders per i migranti che da mesi attendono di poter passare il confine con la Francia a ponte San Lodovico, a Ventimiglia.
Una giovane di 30 anni ha denunciato alla polizia di essere stata violentata durante la festa, ad opera di un migrante di origini senegalesi.
La donna avrebbe anche riferito di essere stata “invitata” a non riferire nulla per non creare malumore attorno alla presenza di migranti e per non far scoppiare polemiche riguardo l’accoglienza dei profughi.
I rappresentanti dei gruppi No Borders respingono le accuse e parlano senza mezzi termini di “menzogne”, sia per quanto riguarda la presunta violenza che delle presunte pressioni per non denunciare.
“Teniamo in grande considerazione il rispetto delle persone e, a maggior ragione non nasconderemmo un episodio simile – spiegano – ed abbiamo allontanato persone dai nostri gruppi anche solo per un complimento di troppo. Non nasconderemmo mai una cosa simile”.
Secondo i No Borders si tratterebbe di una ritorsione da parte di una persona che non ha mai fatto parte degli attivisti.
La polizia mantiene la massima cautela sulla vicenda, sia per la delicatezza della situazione che per non inquinare ulteriormente le prove in considerazione del fatto che sono passati molti giorni dal presunto episodio e le persone coinvolte sarebbero state allontanate.
La circostanza della denuncia, però, è stata confermata.
