Genova – Vigilantes sugli autobus delle linee più “calde” e negli orari più a rischio per far fronte all’aumento di episodi di violenza a bordo degli autobus dell’AMT.
La decisione sarebbe stata presa dall’azienda, con un pesante aggravio dei costi di esercizio in una situazione già “al limite” dopo la sequenza di episodi di violenza registrati nelle ultime settimane.
L’ultimo in ordine di tempo l’aggressione all’autista di un mezzo di Volabus, la linea che collega il centro con l’aeroporto, da parte di un gruppo di ragazzini che voleva farsi accompagnare fuori orario verso Cornigliano.
Pochi giorni fa il brutale pestaggio di un ragazzo disabile di 26 anni e l’intervento coraggioso della conducente del bus che lo ha soccorso nell’indifferenza generale dei passeggeri.
I sindacati chiedono da tempo la chiusura dell’autista all’interno di una cabina inaccessibile dall’esterno e la Regione Liguria ha annunciato specifici contributi per l’acquisto di bus dotati di servizio di videosorveglianza interna.
Amt fa fronte all’emergenza utilizzando vigilantes (quasi certamente guardie giurate) sulle linee più a rischio ma i costi sono enormi e in molti ricordano che proprio sugli autobus è stato eliminato il bigliettaio per consentire la riduzione dei costi.
Difficilmente il vigilantes potrebbe anche svolgere funzioni di controllo de biglietti e si arriverebbe quindi al paradosso di più persone stipendiate per minori servizi.