Roma – Tre persone sono finite agli arresti domiciliari nell’ambito di una indagine su presunte tangenti per ottenre appalti per la viabilità cittadina.
I tre sono accusati di aver alterato gare di appalto per un totale di tre milioni di euro.
Ad accertare le anomalie i carabinieri che hanno eseguito controlli su un giro di tangenti per alterare le gare di appalto sulla Grande Viabilita’ di Roma.
Coinvolti noti imprenditori romani del settore dell’edilizia e un funzionario di Roma Capitale.
Le indagini, partite a settembre, hanno permesso di accertare che i due imprenditori, al centro di una filiera di imprese, il 27 settembre, “al fine di turbare le gare d’appalto per la manutenzione e la sorveglianza delle strade della Grande Viabilità della città”, consegnarono al funzionario del dipartimento SIMU, 2000 euro in contanti in cambio di “informazioni riservate” relative all’aggiudicazione di gare, “ognuna del valore di circa un milione di euro”.