Una colonna di marmo bianco, con una enorme macchia del color del sangue, nella chiesa di San Matteo, nel centro storico di Genova.
Gli appassionati del mistero visitano spesso la chiesa di San Matteo, nell’omonimo vico genovese, per osservare la celebre colonna color sangue che si trova sul lato sinistro del luogo di culto.
Le teorie e le storie sulla curiosa colorazione del marmo della colonna, per la restante parte di color bianco latte, sono innumerevoli ma c’è chi sostiene che sia il punto dove sostava Branca Doria, spietato condottiero genovese della flotta che sconfisse le galee pisane nella celebre battaglia della Meloria.
In quell’occasione morirono migliaia di pisani e almeno novemila vennero catturati e lasciati morire di stenti e di freddo, nel famigerato Campo Pisano.
La fama di Branca Doria non è quindi delle migliori e il nobile genovese, appartenente alla famiglia D’Oria, è stato ritratto da allora come una persona sanguinaria e senza scrupoli.
Lo stesso Dante Alighieri lo inserisce ancora in vita – caso più unico che raro – in uno dei Canti dell’Inferno della Divina Commedia:
“Tu ‘l dei saper, se tu vien pur mo giuso:
elli è ser Branca Doria, e son più anni
poscia passati ch’el fu sì racchiuso».
«Io credo», diss’ io lui, «che tu m’inganni;
ché Branca Doria non morì unquanche,
e mangia e bee e dorme e veste panni».
«Nel fosso sù», diss’ el, «de’ Malebranche,
là dove bolle la tenace pece,
non era ancora giunto Michel Zanche,
che questi lasciò il diavolo in sua vece
nel corpo suo, ed un suo prossimano
che ‘l tradimento insieme con lui fece.”
Dante riserva questa vergogna a Branca Doria perchè accusato di aver tradito e assassinato il suocero, Michele Zanche, che gli aveva garantito, attraverso il matrimonio con la figlia Caterina Zanche, il governo su una vasta regione della Sardegna.
E forse proprio per quest’onta e per la fama di essere un feroce sanguinario, si narra che la sua presenza nella Chiesa abbia colorato proprio del color del sangue, la colonna dove era solito pregare.
Verità o leggenda non sta a noi giudicare. I curiosi potranno visitare la chiesa e farsi un’idea propria riguardo ai racconti su Branca Doria.