Marcheno – Beppe Ghilardini, l’operaio delle fonderie Bozzoli scomparso poco dopo l’imprenditore Mario Bozzoli, è morto a causa di un avvelenamento da cianuro. Colpo di scena nelle indagini sulla scomparsa dell’imprenditore svanito nel nulla all’interno della fonderia di sua proprietà e del fratello Adelio.
I ris di Parma hanno trovato nello stomaco di Ghilardini, trovato morto in montagna, capsule contenenti cianuro. Una morte terribile e dolorosa che potrebbe essere stata indotta.
La morte violenta dell’operaio delle fonderie Bozzoli apre nuovi scenari nelle indagini sulla scomparsa di Mario Bozzoli anche se dovrà essere accertato se l’operaio abbia assunto volontariamente le pastiglie o se, invece, sia stato costretto, magari da chi voleva tappargli la bocca per sempre.
Le indagini proseguono per accertare l’origine del cianuro e se l’uomo lo abbia assunto più o meno volontariamente.