Sono delle belle zinnie gialle con striature arancioni i primi fiori mai sbocciati sullo spazio, quando in Italia era il tramonto di sabato 16 gennaio. Giardiniere d’eccezione, l’astronauta statunitense Scott Kelly, che ha postato questa bella foto sul proprio profilo Twitter. È stato lo stesso Kelly a raccontare online tutte le traversie che ha dovuto affrontare per far nascere i fiori. Un’impresa non semplice, come non è semplice quasi qualsiasi cosa si faccia al di là dell’atmosfera, a partire dalle più semplici azioni quotidiane.
Non è in realtà la prima volta che qualcosa nasce su una navicella spaziale. Negli anni scorsi, diversi astronauti sono riusciti a coltivare della lattuga, per poi mangiarla. Il successo con i fiori apre però la possibilità di provarci in futuro con diverse qualità di ortaggi, con gran soddisfazione degli astronauti, che potranno variare la propria dieta. Al di là degli aspetti più “pratici”, i colori dei fiori porteranno senz’altro un po’ di conforto a chi deve vivere per mesi e mesi in una navicelli, come testimoniato dai tweet euforici di di Kelly quando i fiori sono finalmente sbocciati. “Si – ha scritto l’astronauta – c’è vita sullo spazio”.