Genova – Nuova manifestazione e corteo, questa mattina, dei lavoratori dell’Ilva di Cornigliano che hanno trascorso la notte in azienda dopo lo scioglimento del blocco stradale, ieri sera.
Gli operai muoveranno nuovamente verso il centro cittadino con i mezzi usati per il lavoro e con i quali potrebbero decidere un nuovo blocco stradale che potrebbe nuovamente tagliare in due la città di Genova con conseguenze facilmente immaginabili per il traffico locale.
I sindacati restano divisi sulla vertenza e la Fiom Cgil, favorevole alla linea dura, mantiene tutte le riserve sulla convocazione arrivata ieri per l’incontro del 4 febbraio a Roma. L’invito c’è ma è senza il nome del Ministro che dovrebbe ricevere la delegazione degli operai.
Il timore è che la convocazione sia arrivata per “alleggerire” la protesta mentre i lavoratori dell’Ilva chiedono l’impegno formale del Governo ad inserire la clausola sociale nel bando con cui verrà venduta l’Ilva e le acciaierie in tutta Italia. Una clausola che impegna il futuro acquirente a mantenere gli attuali livelli occupazionali e a conservare i posti di lavoro per gli attuali dipendenti.
Una proposta certamente condivisibile ma che potrebbe rendere meno “appetibile” la trattativa per la cessione della siderurgia italiana magari ad un grosso investitore straniero che potrebbe sentirsi “con le mani legate”.
I lavoratori si faranno sentire anche oggi, con una nuova manifestazione che dovrebbe partire dagli stabilimenti di Genova Cornigliano per muovere verso il centro cittadino.
Il timore è che il blocco possa essere attuato all’altezza della strada Sopraelevata con il coinvolgimento del casello autostradale di Genova Ovest. Le conseguenze per il traffico sarebbero terribili.